Stabilimento Kodak (1970-1975), via Giovanni Francesco Maggiò, Marcianise, Caserta
Progetto strutturale: ing. Aldo Favini
Progetto impianti: ing. Gianfelice Bertolini
Impresa: I.C.L.A. s.p.a.
Progetto strutturale: ing. Aldo Favini
Progetto impianti: ing. Gianfelice Bertolini
Impresa: I.C.L.A. s.p.a.
A partire dalla fine degli anni Sessanta, grazie ai finanziamenti statali della "Cassa del Mezzogiorno", fu incentivata la creazione di un'area industriale a sud della città di Marcianise, nei pressi di Caserta. L'intento dell'operazione era di rilanciare l'economia e incrementare l'occupazione locali. Fu così che diverse realtà produttive, tra cui l'Olivetti – con il noto edificio progettato da Marco Zanuso ed Eduardo Vittoria del 1969 – e la Kodak, optarono per la costruzione di un proprio stabilimento in tale area. Dati i rapporti consolidati dopo la commessa per la sede di Cinisello Balsamo del 1960, l'incarico per il progetto architettonico viene affidato a Gigi Gho', coadiuvato dall'importante strutturista Aldo Favini.
Questo lavoro si inserisce nel tema dell'architettura industriale prefabbricata e modulare con specifici motivi di originalità. Dal punto di vista planimetrico, l'edificio si compone di un impianto sommariamente cruciforme che si estende per 12.500 mq, con la parte sud – molto ampia – adibita a magazzini, un'ala ovest dedicata agli uffici con mensa e spazi collettivi, una parte nord coi laboratori e un settore centrale destinato agli impianti tecnologici, che si sviluppa maggiormente in altezza. L'intera intelaiatura strutturale è concepita in cemento armato precompresso: pilastri con sezione ad H asimmetrica sostengono delle travi primarie dal profilo scatolare, alle quali si appoggiano le travi secondarie. La copertura è realizzata con copponi ad X e lastrine di cemento vibrato. La definizione formale degli elementi portanti, oltre a rispondere alle esigenze statiche, è ingegnosamente concepita per ospitare in maniera integrata l'impiantistica, sulla scia delle più interessanti esperienze coeve di architetture per l'industria. Il passo modulare è di 15 x 15 metri; i tamponamenti sono realizzati con superfici vetrate continue.
Di particolare interesse sono gli elementi prefabbricati frangisole, concepiti come schermature reticolari appoggiate al suolo, verniciate di bianco e dotate di differenti inclinazioni sulla base dell'incidenza dei raggi solari: il loro caratteristico profilo plastico marca in maniera inconfondibile i fronti del complesso, conferendogli una specifica figuratività. Gigi Gho', prima di edificare il complesso di Marcianise, redige un progetto analogo per uno stabilimento Kodak nel territorio del Comune di Napoli, datato 1971 e rimasto soltanto sulla carta.
Questo lavoro si inserisce nel tema dell'architettura industriale prefabbricata e modulare con specifici motivi di originalità. Dal punto di vista planimetrico, l'edificio si compone di un impianto sommariamente cruciforme che si estende per 12.500 mq, con la parte sud – molto ampia – adibita a magazzini, un'ala ovest dedicata agli uffici con mensa e spazi collettivi, una parte nord coi laboratori e un settore centrale destinato agli impianti tecnologici, che si sviluppa maggiormente in altezza. L'intera intelaiatura strutturale è concepita in cemento armato precompresso: pilastri con sezione ad H asimmetrica sostengono delle travi primarie dal profilo scatolare, alle quali si appoggiano le travi secondarie. La copertura è realizzata con copponi ad X e lastrine di cemento vibrato. La definizione formale degli elementi portanti, oltre a rispondere alle esigenze statiche, è ingegnosamente concepita per ospitare in maniera integrata l'impiantistica, sulla scia delle più interessanti esperienze coeve di architetture per l'industria. Il passo modulare è di 15 x 15 metri; i tamponamenti sono realizzati con superfici vetrate continue.
Di particolare interesse sono gli elementi prefabbricati frangisole, concepiti come schermature reticolari appoggiate al suolo, verniciate di bianco e dotate di differenti inclinazioni sulla base dell'incidenza dei raggi solari: il loro caratteristico profilo plastico marca in maniera inconfondibile i fronti del complesso, conferendogli una specifica figuratività. Gigi Gho', prima di edificare il complesso di Marcianise, redige un progetto analogo per uno stabilimento Kodak nel territorio del Comune di Napoli, datato 1971 e rimasto soltanto sulla carta.
Bibliografia relativa all'opera:
Stabilimento prefabbricato in “Domus” n. 560, luglio 1976
Stabilimento Kodak di Caserta in “L’industria delle costruzioni”, n. 61, novembre 1975, pp.3-14
“L’industria italiana del cemento” n.4, ottobre 1978
“L’industria italiana del cemento” n.10, 1988
Jolanda Ventura (a cura di), Gigi Gho': progetti e architetture 1950-1995, [s.e.], 1997, pp.214-231
Stabilimento prefabbricato in “Domus” n. 560, luglio 1976
Stabilimento Kodak di Caserta in “L’industria delle costruzioni”, n. 61, novembre 1975, pp.3-14
“L’industria italiana del cemento” n.4, ottobre 1978
“L’industria italiana del cemento” n.10, 1988
Jolanda Ventura (a cura di), Gigi Gho': progetti e architetture 1950-1995, [s.e.], 1997, pp.214-231

Disegni di progetto e foto storiche |
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