Edificio per abitazioni e negozi (1953)
corso Vercelli 51 (Milano)
corso Vercelli 51 (Milano)
In un periodo di grande crescita della propria attività professionale, Gigi Gho' realizza questo edificio per abitazioni e negozi lungo la cortina edilizia di corso Vercelli. Si tratta di un'architettura tipicamente anni Cinquanta, con un basamento riservato ad attività commerciali e un livello superiore arretrato, destinato ad abitazioni. Il fronte principale, impostato su un disegno simmetrico non rigido, si distingue per il gradevole gioco tra i diversi piani e l'equilibrato rapporto tra pieni e vuoti.
Compaiono qui alcune soluzioni formali ricorrenti nei lavori dell'architetto milanese. La logica compositiva sottesa al progetto è infatti la medesima che Gho' riproporrà in scala maggiore qualche anno più tardi nell'edificio di via Boscovich, dove il rapporto con la strada si diversifica tra piano terra e livelli superiori. Compaiono inoltre i caratteristici balconi a pianta trapezoidale – in questo caso più vicini al concetto di loggia – che connoteranno i progetti di via Legnano e piazza della Repubblica e vengono qui sapientemente inseriti ai lati del prospetto principale come elementi di raccordo rispetto agli edifici limitrofi. Infine, anche l'arretramento degli elementi strutturali al piano terra, che consente di ottenere una superficie leggera e continua per le vetrine su strada, è una soluzione che ritroviamo in tono meno evidente nel condominio di via Sant'Antonio Maria Zaccaria, di due anni precedente.
Le piante sono organizzate su due vani scala che consentono l'accesso fino a cinque appartamenti per piano, ricavati grazie ad un abile sviluppo del fabbricato verso interno dell'isolato. Ai piani primo, quarto e settimo sono ricavati dei generosi terrazzi di pertinenza alle abitazioni.
Compaiono qui alcune soluzioni formali ricorrenti nei lavori dell'architetto milanese. La logica compositiva sottesa al progetto è infatti la medesima che Gho' riproporrà in scala maggiore qualche anno più tardi nell'edificio di via Boscovich, dove il rapporto con la strada si diversifica tra piano terra e livelli superiori. Compaiono inoltre i caratteristici balconi a pianta trapezoidale – in questo caso più vicini al concetto di loggia – che connoteranno i progetti di via Legnano e piazza della Repubblica e vengono qui sapientemente inseriti ai lati del prospetto principale come elementi di raccordo rispetto agli edifici limitrofi. Infine, anche l'arretramento degli elementi strutturali al piano terra, che consente di ottenere una superficie leggera e continua per le vetrine su strada, è una soluzione che ritroviamo in tono meno evidente nel condominio di via Sant'Antonio Maria Zaccaria, di due anni precedente.
Le piante sono organizzate su due vani scala che consentono l'accesso fino a cinque appartamenti per piano, ricavati grazie ad un abile sviluppo del fabbricato verso interno dell'isolato. Ai piani primo, quarto e settimo sono ricavati dei generosi terrazzi di pertinenza alle abitazioni.
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