Complesso industriale e di ricerca Poli Chimica (1969, 1973-1977, 1980, 1983-1985)
via Volturno 41, 43, 46, 47, 48, 49, via Po 48, viale Isonzo, Quinto de' Stampi, Rozzano
Calcoli strutturali: ing. Giancarlo Giuliani
via Volturno 41, 43, 46, 47, 48, 49, via Po 48, viale Isonzo, Quinto de' Stampi, Rozzano
Calcoli strutturali: ing. Giancarlo Giuliani
Alla fine degli anni Cinquanta, dopo aver realizzato la prestigiosa sede milanese dell'azienda tedesca Bayer, Gho' realizza gli uffici di una nuova società italiana del settore chimico-farmaceutico. Si tratta del primo di una lunga serie di incarichi che l'architetto milanese svolgerà per la Poli Chimica, che comprendono un ulteriore edificio terziario a Milano lungo via Valla e un esteso complesso produttivo presso la località di Quinto de' Stampi, frazione di Rozzano. Il rapporto con le aziende costituirà un settore fondamentale per l'attività progettuale di Gho': oltre a rivelare la sua particolare sintonia con una concezione dell'architettura come risposta puntuale a specifiche esigenze tecniche, costruttive e rappresentative, dimostra la sua notevole capacità di instaurare con la committenza rapporti duraturi di reciproca fiducia incentrati su una solida professionalità.
Il polo industriale della Poli Chimica a Quinto de Stampi si articola in due diversi lotti: il comparto a sud-ovest, verso via Volturno, con il primo stabilimento produttivo costruito a partire dal 1969 e modificato a più riprese per tutto il decennio successivo, e il grande lotto compreso tra viale Isonzo e le vie Po e Volturno, che comprende cinque fabbricati edificati a partire dagli anni Settanta. L'ultimo edificio, posto più a nord e parallelo a viale Isonzo, risale al 1980 e viene ulteriormente rimaneggiato pochi anni dopo.
I primi fabbricati sono caratterizzati dal consueto linguaggio, basato sull'alternanza tra reticolo portante in cemento armato e parti di tamponamento in laterizio, già sperimentato nei complessi della Legnano e della Kodak a Cinisello Balsamo. Il lungo edificio a nord si distingue per il sistema costruttivo interamente prefabbricato, basato su una maglia reticolare di 7,20 x 9,10 m con pilastri in cemento armato e solette irrigidite assemblate in opera. I vani scala e ascensore vengono collocati sui lati corti e portati al di fuori del corpo edilizio lungo i fronti principali, con il risultato di lasciare grande libertà all'organizzazione dello spazio in pianta. Dal punto di vista formale, l'edificio è connotato dalla fascia a curtain wall dell'ultimo piano, destinata agli uffici.
Il polo industriale della Poli Chimica a Quinto de Stampi si articola in due diversi lotti: il comparto a sud-ovest, verso via Volturno, con il primo stabilimento produttivo costruito a partire dal 1969 e modificato a più riprese per tutto il decennio successivo, e il grande lotto compreso tra viale Isonzo e le vie Po e Volturno, che comprende cinque fabbricati edificati a partire dagli anni Settanta. L'ultimo edificio, posto più a nord e parallelo a viale Isonzo, risale al 1980 e viene ulteriormente rimaneggiato pochi anni dopo.
I primi fabbricati sono caratterizzati dal consueto linguaggio, basato sull'alternanza tra reticolo portante in cemento armato e parti di tamponamento in laterizio, già sperimentato nei complessi della Legnano e della Kodak a Cinisello Balsamo. Il lungo edificio a nord si distingue per il sistema costruttivo interamente prefabbricato, basato su una maglia reticolare di 7,20 x 9,10 m con pilastri in cemento armato e solette irrigidite assemblate in opera. I vani scala e ascensore vengono collocati sui lati corti e portati al di fuori del corpo edilizio lungo i fronti principali, con il risultato di lasciare grande libertà all'organizzazione dello spazio in pianta. Dal punto di vista formale, l'edificio è connotato dalla fascia a curtain wall dell'ultimo piano, destinata agli uffici.
Bibliografia relativa all'opera:
“Industria italiana del cemento” n.596, 1986
Jolanda Ventura (a cura di), Gigi Gho': progetti e architetture 1950-1995, [s.e.], 1997, pp.240-243
“Industria italiana del cemento” n.596, 1986
Jolanda Ventura (a cura di), Gigi Gho': progetti e architetture 1950-1995, [s.e.], 1997, pp.240-243

Disegni di progetto e foto storiche |
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